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  • Immagine del redattoreRoberta Caserini Visual

ANCHE IL RE SOLE UTILIZZAVA IL VISUAL BRANDING OFFLINE


Anche il re sole utilizzava il visual branding offline

Adoro la storia, i libri di storia, film e serie televisive storiche, Si può imparare molto da chi è vissuto prima di noi ed ho sempre pensato che il nostro futuro sia già scritto nel nostro passato, quindi conoscerlo progredire ed evitare errori è fondamentale.

Ho appena finito di vedere su Netflix “Versailles”, serie franco-canadese che racconta la vita di Luigi XIV e della sua corte, quando dal 1682 decise di rendere la reggia di Versailles la sua residenza ufficiale. L'ho trovata molto interessante, a tratti un po' fantasiosa ma nel complesso, piacevolmente ed esaurientemente descrittiva, tanto che ha solleticato la mia curiosità spingendomi a riprendere in mano i libri di mio figlio e a ristudiare il periodo. Come ho già fatto per la storia di Pompei e delle lupanare, mi sono ritrovata anche ad elaborare le scelte comunicative del Re Sole analizzandole con lo sguardo obbiettivo del visual branding offline.

Si dice che Luigi XIV fosse un bell'uomo dalla personalità travolgente, molte amanti , una moglie legittima e una morganatica, il Re Sole regnò sulla Francia per oltre 72 anni.


Analizzando le dinamiche di ciò che ci circonda quasi tutto può essere inteso come un brand e ovviamente dovrebbe essere gestito come tale. I piccoli imprenditori o artigiani sono brand, le aziende, anche quelle pubbliche, sono brand, le città, le nazioni, chi può e deve comunicare con altri soggetti deve farlo in modo da diventare unico, riconoscibile e appetibile per il suo target.Luigi XIV più o meno consapevolmente ha costruito il suo brand, con vision e mission, logo, regole e una location progettata per rappresentarne i valori e raggiungere gli obbiettivi prefissati.


Perché costruire la reggia di Versailles


Versailles la magnificenza di un visual branding offline reale

La futura reggia di Versailles nasce, senza troppe pretese, da esigenze pratiche nel 1623 Luigi XIII, in cerca di tranquillità,decise d i farsi costruire un padiglione di caccia di modeste dimensioni in mattoni e pietra sulla sommità della collina di Versailles. Quella fu la vocazione per molti anni, di un primo abbozzo di quella che diverrà una delle più grandi e sfarzose residenze reali, fino a quando nel 1660 Luigi XIV desideroso di lasciare la caotica Parigi cercò un luogo dove erigere un palazzo comodo e degno del suo nome.Il Re Sole era un personaggio molto particolare ed era ben consapevole dei propri obbiettivi e del proprio valore, convinto di essere designato Re per volere divino, aveva sicuramente un ego enorme come il suo grande progetto.


L'analisi del brand "RE SOLE"


I valori di Luigi XIV:

  • Famiglia,

  • Ambizione,

  • Eleganza,

  • Unicità,

  • Fama,

  • Obbedienza,

  • Piacere,

  • Ricchezza,

  • Successo.

Gli obbiettivi:

  • Essere ricordato nella storia

  • Essere considerato unico

  • Incutere rispetto

  • Meravigliare i concorrenti

  • Mantenere il potere assoluto

  • Evitare insurrezioni e alleanze tra popolo e nobili.



IL VISUAL BRANDING OFFLINE DI LUIGI XIV


Il visual branding del Re Sole e il suo logo

Il logo , il sole come stemma reale.

Nello stemma di Luigi XIV è presente uno sfolgorante sole con il motto “Nec pluribus impar” volendo indicare che anche lui come il sole era al sopra di tutti e di tutto. Il sole doveva rappresentare anche ciò che il monarca assoluto era per la Francia, il fulcro attorno al quale gira tutto il resto. Lui come il sole, dava vita e influenzava ciò che entrava nella sua orbita.

Anche alcune stanze della reggia di Versailles, quelle vicino alla camera da letto del re, erano disposte come a formare la sequenza dei pianeti del sistema solare attorno al sole.



Versailles, la rappresentazione tangibile della grandezza e del potere di un Re.


La Reggia di Versailles conta 700 stanze, 2513 finestre, 1252 camini, 67 scale, 483 specchi e 13 ettari di tetti.Uno degli obbiettivi di Luigi XIV era di suscitare l’invidia degli altri sovrani d’Europa. Il Re Sole voleva che i visitatori restassero abbagliati da cotanto sfarzo e lusso. Grandiose simmetrie, tessuti preziosi, lunghi corridoi, oro, marmi e specchi che rendessero Versailles un faro luminoso da seguire nel buio della vita del popolo francese.


L'abbagliante visual branding offline del Re Sole

La Sala degli Specchi, la galleria centrale del Palazzo che collegava gli appartamenti del re a quelli della regina è lunga 73,0 m larga 10,5 m e alta 12.3 m, su un lato si trovano le alte finestre affacciate sul parco, sull'altro, in corrispondenza delle stesse, 357 specchi. Un luogo luminoso, maestoso e spettacolare che impressiona ancora oggi chi lo visita.

Un'altro obbiettivo di Luigi XIV era trasformare una nobiltà bellicosa e potenzialmente ribelle in un gruppo sociale che sosteneva lo Stato, nella persona del Re. Nell'infanzia Luigi aveva conosciuto il rischio rappresentato dalla ribellione della nobiltà, e desiderava proteggere la persona del Re e il suo governo. Mettendo in pratica il detto “tieni vicini i tuoi amici ma ancor più vicini i nemici” si impegnò a ridurre la potenza e l'orgoglio dei nobili, con vari mezzi, attirando a Versailles grandi signori, offrendo ai più importanti tra loro residenze al castello e riducendo la nobiltà da protagonista della propria corte a "pubblico" della magnificenza della corte reale. L'etichetta reale imponeva a “fortunati” nobili di assistere alla cerimonia della vestizione, al pranzo del Sovrano e ad altri momenti della vita privata del Re, trasformandolo di fatto in una specie di divinità vivente.


LO STILE LUIGI XIV, RIGORE E OPULENZA. E I BRAND DI LUSSO DI OGGI?

Ricco di oro e di bronzi e d'intarsi, lo stile Luigi XIV anche se caratterizzato da forme rigorose, è tutt'altro che sobrio. Il visual branding offline di Luigi XVI doveva comunicare la magnificenza, la grandezza, la superiorità di un popolo ma soprattutto del suo re, sovrano assoluto che aveva poteri soprannaturali.

Le architetture di versailles come i suoi arredi e decori dovevano comunicare benessere, lusso, ricchezza, grandezza e nel contempo ispirare ossequioso rispetto. Chi entrava in queste stanze doveva percepire immediatamente un senso di inferiorità ma anche di provvisorio e la grandezza della struttura e il fatto che fosse tutto di proprietà del sovrano, era un modo efficiente per raggiungere questi obbiettivi.


Analizzando il brand Re Sole , possiamo trovare alcune similitudini con brand del lusso attuali, anche se oggi il lusso ha acquisito anche altri significati (la parola lusso deriva dal latino luxus, che significa sfarzo, sovrabbondanza), non necessariamente legati all'opulenza e all'ostentazione. Il benessere, sfociando anche in un eccesso di benessere, rappresenta per molti un obbiettivo da raggiungere e soprattutto da mostrare.


Il visual branding offline dei brand di lusso

La teoria dello psicologo americano Maslow sui bisogni e le motivazioni dell’uomo viene rappresentata da una piramide divisa in quattro livelli. Il primo gradino è rappresentato dai bisogno fisici, indispensabili per la sopravvivenza. Il secondo è legato alla sicurezza, che può essere intesa sia come stabilità finanziaria sia come riparo da eventuali rischi fisici o alla salute. Il terzo gradino è rappresentato dai bisogni di integrazione sociale, partendo dalla famiglia per arrivare all’ appartenenza a comunità religiose o a istituzioni. L’ ultima parte riguarda la stima, sia quella proveniente dagli altri e che quindi porta prestigio e fama, sia una seconda, di livello più alto e gratificante che è l’autostima, ovvero la soddisfazione di sé. I brand di lusso si collocano proprio in cima, nell'ultima sezione. Il raggiungimento del benessere e la sua dimostrazione agli altri , anche se ottenuto di riflesso, gratifica e aumenta la soddisfazione di sè.

Per molti non è tutto oro ciò che luccica ma anche se non è oro basta che faccia la sua bella figura?



Ricapitolando, se vuoi diventare un brand di lusso e vuoi rappresentarti coerentemente nel tuo luogo fisico, il tuo colore è l'oro, i volumi maestosi e la tua parola d'ordine opulenza.

Questo se vuoi essere banalmente uguale a mille altri brand di lusso, perché c'è lusso e lusso, c'è chi considera il lusso qualcosa da mostrare a tutti sempre e ovunque e chi del lusso ama l'aspetto esclusivo e privato. C'è chi considera un oggetto o un servizio "di lusso" in base al costo e chi lo considera "di lusso" perché artigianale, perché fatto su misura o perché per ottenerlo occorra molto tempo.

Il lusso può essere efficiente, personalizzato, esclusivo, chiassoso, ai più inaccessibile. Il lusso potrebbe essere usato per ispirare fiducia, soggezione, rispetto, tradizione.

Come il Re Sole ha utilizzato il lusso e la magnificenza del palazzo di Versailles per raggiungere i propri obbiettivi e mostrare i propri valori anche ogni brand, non solo quelli di Lusso dovrebbero imparare a mostrarli.

Una sensazione (ciò che ci porta a scegliere o meno un brand) è più facile da far vivere che da spiegare.


Il VISUAL BRANDING OFFLINE ti mostra gli strumenti per interpretare coerentemente il tuo brand nel tuo luogo fisico rendendo immediatamente percepibili valori, obbiettivi e caratteristiche. Il tuo cliente si sentirà rassicurato e ti percepirà come famigliare rendendo la sua decisione d'acquisto più naturale e la sua esperienza d'acquisto più coinvolgente e soddisfacente.

Rendendo l'interior design uno strumento di comunicazione, ti aiuto a mostrare immediatamente ciò che ti rende differente e che attrae nel profondo i tuoi clienti.

Oppure puoi affidarti ai luoghi comuni...















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