Ma quanto è bello scartare un regalo?
Sono sincera, in certe occasioni, quando so che la confezione sarà all'altezza delle mie aspettative, il mio acquisto lo faccio confezionare come un regalo anche se a riceverlo sarò io. Nell'aprirlo non canterò buffe canzoncine ma l'emozione in piccola parte resta quella che provo quando veramente ricevo un regalo.
Il confezionamento, da chi gestisce un negozio tradizionale, spesso è visto come una voce di costo mentre , se proposto e gestito seguendo una strategia di marketing ben definita, può diventare una grande opportunità per acquisire nuovi clienti.
Il pacchetto regalo è il prodotto a cui è stata aggiunta un'emozione e proprio grazie ad essa, il negozio che con la giusta confezione ha esaltato questa caratteristica, resterà impresso nel cuore e nella mente del cliente che dona e del possibile cliente che riceve, entrambi, per i loro prossimi acquisti saranno più propensi ad affidarsi allo store che ha esaltato questa piacevole emozione, sicuri di poterla riprovare.
Gestendo il confezionamento come uno strumento di marketing, con il minimo sforzo si può ottenere una risposta positiva e misurabile dal cliente, emozionandolo, conquistandolo e rimanendo nei suoi ricordi.
La confezione regalo diventa un elemento che qualifica il punto vendita solo se possiede tre caratteristiche fondamentali:
-se e' adeguata al target
-se è riconoscibile
-se viene ricordata.
Adeguata al target del negozio e riconoscibile , per suscitare la giusta emozione e ed essere ricordata.
Più la scelta del materiale usato per il confezionamento è coerente con il target del prodotto, più le aspettative del possibile cliente che riceve il regalo e osservando la confezione già si immagina il contenuto,saranno soddisfatte, trasformandosi in emozioni positive anche per chi il regalo lo ha comprato e donato.
Confezionare un regalo senza tenere conto del target di riferimento provoca una perdita del valore percepito del prodotto e genera uno squilibrio che potrebbe ispirare emozioni negative sia in chi riceve il regalo, che rimane deluso, sia in chi il regalo lo fa, perché il suo gesto non viene apprezzato. Difficile dissimulare la delusione...
Per esempio un negozio di articoli handmade o con una forte spinta green dovrebbe proporre confezioni con carte riciclate, con materiali naturali, magari con stoffe, un negozio di articoli per bambini dovrebbe optare per carte colorate e motivi che ricordano l'infanzia, un negozio che propone articoli tecnici proporrà confezioni minimaliste e moderne.
Per ogni negozio, per ogni target esiste una coerente proposta di confezionamento per coinvolgere il cliente.
La confezione regalo, così come la shopper sono validi alleati per comunicare la brand identity dello store, entrambi posso essere personalizzati e nel caso della shopper riutilizzata dal cliente in più occasioni divenendo immediatamente un ottimo veicolo pubblicitario, non a caso alcuni brand medio alti e di lusso investono molte risorse in questo settore.
Brandizzare nastri regalo, confezioni e shopper è un modo per portare il cliente ad un continuo rimando all'esperienza d'acquisto e allo store dove ha vissuto questa esperienza.
Il pacchetto regalo, la shopper devono rientrare in una strategia di marketing definita a rendere il brand riconoscibile, memorabile e a fidelizzare il cliente.
Piccolo consiglio... un accenno di profumo, tra le veline o sul nastro di chiusura, quello che si respira in negozio, perché la mente ritorni immediatamente a dove è stato fatto l'acquisto e all'emozione del regalo, la memoria olfattiva è tra le più definite e potenti, un profumo non si scorda facilmente.
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